Seminario “Navigare i sogni – Dalla sceneggiatura al cortometraggio”
Introduzione
Sabato 23 gennaio ho partecipato ad un seminario che parlava di un cortometraggio. La manifestazione è stata realizzata dall'Università IUSVE (Prof. Zanetti e Prof.ssa Anna Zuccaro) mentre gli interventi dei relatori sono avvenuti tramite la piattaforma zoom, io come i relatori che hanno commentanto ero collegata via zoom.Organizzatore evento
Gli insegnanti mi hanno iscritta a questo seminario organizzato dall’università IUSVE con sede a Mestre e Verona in colllaborazione con Emergency Onlus, associazione che lotta per le cure delle vittime in guerra e lotta per i diritti umani, e Fondazione ISMU, associazione che sostiene ricerce e iniziative sui fenonemi migratori. Lo scopo di questa partecipazione è un'attività di educazione civica con un focus sulle attività video (perché in quarta ci concentriamo sullo studio dei video e di come si realizzano).
Sessione plenaria
L'evento era organizzato in due parti, la prima una sessione plenaria e una seconda parte con il seminario.
Lo scopo della manifestazione (Notifica di cambiamento) è la conclusione di un progetto di educazione civica globale (“NO ALLA GUERRA - per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”) realizzato, appunto, dall'Università in collaborazione con le due associazioni. Emergency e ISMU.
Ad aprire la conferenza è stata Laura Silvia Battaglia (giornalista e documentarista specializzata in Medio Oriente e in zone di conflitto), è intervenuta Rossella Miccio (rappresentante di Emergency), per poi finire con Emanuele Di Giorgi (casa editrice Tunuè) che ha dato un grosso contributo al progetto, ma cosa ha fatto di così importante? "Hanno ideato insieme a Emergency un bando per le scuole" dice Emanuele "è stato difficile immaginarsi una storia che potesse essere progettata da professionisti" quindi hanno permesso a dei ragazzi di raccontare tre momenti importanti sull'immigrazione e una volta scelti i tre elaborati successivamente sono stati aggiustati da Federico Mazzoni, successivamente sono stati realizzati dei disegni (Simona Binni, Cristian Galli) e infine è stato pubblicato il libro "I colori di una nuova vita".
Lo scopo della manifestazione (Notifica di cambiamento) è la conclusione di un progetto di educazione civica globale (“NO ALLA GUERRA - per una società pacifica e inclusiva rispettosa dei diritti umani e della diversità fra i popoli”) realizzato, appunto, dall'Università in collaborazione con le due associazioni. Emergency e ISMU.
Ad aprire la conferenza è stata Laura Silvia Battaglia (giornalista e documentarista specializzata in Medio Oriente e in zone di conflitto), è intervenuta Rossella Miccio (rappresentante di Emergency), per poi finire con Emanuele Di Giorgi (casa editrice Tunuè) che ha dato un grosso contributo al progetto, ma cosa ha fatto di così importante? "Hanno ideato insieme a Emergency un bando per le scuole" dice Emanuele "è stato difficile immaginarsi una storia che potesse essere progettata da professionisti" quindi hanno permesso a dei ragazzi di raccontare tre momenti importanti sull'immigrazione e una volta scelti i tre elaborati successivamente sono stati aggiustati da Federico Mazzoni, successivamente sono stati realizzati dei disegni (Simona Binni, Cristian Galli) e infine è stato pubblicato il libro "I colori di una nuova vita".
Seminario
Durante il seminario Roberta Palmieri, Margerita Ferri e Leonardo Godano hanno raccontato in breve come hanno realizzato il cortometraggio "Capitan Didier".Sceneggiatura
La sceneggiatrice, Roberta palmieri, ha racontato di come è arrivata a vincere il bando (creato da Emergency) e ha raccontato in breve anche la trama del cortometraggio.La storia racconta di un bambino che con il padre Amir si è imbattuto nell'immigrazione verso l'Italia. Successivamente quando è cresciuto il bambino voleva crearsi una barca (creata con i cartoni delle pizze) per poter andare a prendere la mamma.
Lo studio delle parole
Roberta racconta che ha dovuto studiare bene le parole coinvolgenti e con personaggi forti. Ha spiegato anche che il linguaggio non verbale è molto importante (soprattutto per esprimere i sentimenti del bambino).Margherita Ferri, regista, ha prodotto le immagini della storia di Roberta.
Perché la scelta della scenografia di Roberta.
Ha raccontato che la storia di Roberta le è piaciuta molto perchè ha un tono originale e anche fantastica (punto di vista del bambino), basta pensare alla scena che ci ha fatto vedere dove il bambino avvolto dalla tempesta voleva andare a prendere la sua mamma perchè glielo aveva promesso, molto importante anche come simbolo per i naufraghi che ci sono stati in questi anni nel Mediterraneo.
Ricerca della musica
Si sono chiesti se la ninna nanna poteva essere in italiano o nella lingua nativa del bambino, dopo diverse ricerche (che prevedono la ricerca dei paesi da dove la gente emigra) hanno deciso di recuperare una ninna nanna dell'Eritrea (anch'essa, oltre alla barca, potrebbe essere un simbolo che evoca la mamma).Problemi riscontrati durante le riprese
Ci ha raccontato i problemi che hanno riscontrato durante le riprese e ci ha fatto l'esempio di quando hanno ripreso la scena della tempesta, dove loro per creare l'effatto pioggia l'hanno creato con la pioggia finta ma ad una certa si è messo a piovere, però allo stesso momento è stato utile (fulmini).Infine, ci ha raccontato del personaggio Franco (il proprietario della pizzeria dove lavora il papà) che poi nel momento della stesura della sceneggiatura è diventato Franca e gli hanno dato molto più significato al personaggio, mettendogli in bocca parole che solitamente si dicono contro i migranti (dando anche un tono di commedia).
Distribuzione
Leonardo Godano, produttore esecutivo (colui che ha seguito dall'inizio fino alla fine il progetto, ha creato il budget, ha parlato con lo scenografo e il registra delle riprese).Ci spiega della durata standar di un cortometraggio (sotto i 20 minuti) e di solito bisogna avere un budget relativo, ci ha raccontato quali sono le differenze tra produzione vecchia e una produzione degli ultimi anni (più libertà, digitale), ci ha spiegato che un cortometraggio è è più libero da lavorare perché non c'è un emittente e che non bisogna avere un budget alto, ci ha raccontato come si distribuiscono i cortometraggi (festival) e perché non in televisione (problema con i palinsesti).
Fonti
- https://www.iusve.it/notifica-di-cambiamento
- https://www.tunue.com/product/i-colori-di-una-nuova-vita-progetto-emergency/
- https://www.youtube.com/watch?v=TCHFq6aKyhI&t=2368s
Conclusioni
Il seminario è stato molto interessante soprattutto perché stavo ascoltando tre professionisti del campo che sto studiando, mi sono piaciuti molto due commenti (Emanuele Di Giorgi e Margherita Ferri) dove ho notato che hanno passione in ciò che fanno. Durante il seminario ho preso appunti e successivamente mi sono andata ad informare meglio chi è Emergency (che lo conoscevo solo per sentito dire).Grazie al seminario ho un'idea di cosa ci può essere dietro alla semplice produzione di un video o di un semplice cortometraggio.
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